/ Dentalblog

Ricostruzione dei denti: otturazione, corona o intarsio?

In questo articolo spieghiamo quali sono i pro e i contro delle varie soluzioni (intarsio, otturazione o corona) per ricostruire un dente cariato, a seconda della quantità di dente colpita dalla carie.

Cos'è la carie?

La carie è un processo patologico che distrugge una parte del dente: è favorita da una igiene orale non corretta che permette l'accumulo di placca (cibo e batteri) sulla superficie dei denti.

I fattori che predispongono alla carie sono il consumo di alimenti o bevande molto zuccherati, una igiene orale non efficace e in parte anche una predisposizione individuale (lo smalto dei denti di alcuni pazienti è più debole e soggetto ai processi cariosi).

La carie inizia come demineralizzazione dello smalto dei denti e, finché rimane a questo stadio, è possibile tenerla sotto controllo se il paziente inizia una igiene orale molto scrupolosa: in questo caso sono necessari due controlli all'anno (uno ogni sei mesi), una volta all'anno con radiografie, sempre con esame visivo eseguito da un odontoiatra esperto, meglio ancora se con l'ausilio di Diagnocam (una luce strutturata molto potente, un esame indolore e non invasivo che permette di rilevare anche piccole demineralizzazioni, prima che diventino carie più estese).

Se desideri approfondire con un medico
puoi prenotare un appuntamento cliccando qui

Se viene trascurata (spesso perché il paziente non è seguito in un programma di prevenzione e controlli periodici oppure perché nei controlli non si effettuano le radiografie e ci si affida solamente all'esame visivo, che non è in grado di individuare tutte le carie e può farsi sfuggire le più piccole), la carie può ingrandirsi e superare il confine tra lo smalto (il tessuto più resistente del dente) e la dentina (un tessuto molto più delicato, che tende velocemente a degradarsi e quindi permette alla carie di espandersi velocemente). In questa fase i sintomi della carie sono sensibilità al freddo e quando si mangiano cibi dolci.

Quando la carie arriva in dentina, entro pochi mesi è in grado di arrivare fino al nervo interno del dente, i batteri generano una infezione chiamata pulpite: i sintomi sono dolore intenso, anche pulsante, che aumenta molto con caldo, freddo e durante la masticazione. In questo caso non è più sufficiente asportare il tessuto cariato e ricostruire il dente, ma bisogna prima effettuare una devitalizzazione (in termini tecnici è detta trattamento canalare o cura endodontica), che elimina infezione e dolore, ma ha lo svantaggio di rendere meno resistente il dente e quindi necessita di una ricostruzione diversa da quella di una semplice carie.

Quali sono i tipi di ricostruzione dei denti cariati?

Se la carie colpisce i denti anteriori (fra un dente e l'altro, chiamata carie interprossimale), è possibile asportarla e ricostruire il dente con un'otturazione in composito, un materiale che è disponibile in molteplici colorazioni e, se l'otturazione viene eseguita da un operatore esperto, può mimetizzarsi perfettamente e non essere visibile, almeno per i primi anni.

Lo svantaggio di un'otturazione è dato proprio dal materiale, che non è particolarmente resistente (ma trattandosi di denti anteriori in questo caso non rappresenta un problema, perché non sopportano forti carichi in masticazione) e soprattutto che tende con il tempo a cambiare colore, rendendo necessario rifare l'otturazione dopo qualche anno (3-6 anni a seconda delle abitudini del paziente, se fuma, beve molto the o caffè...).

Se la carie invece colpisce i denti posteriori si possono verificare diversi casi, a seconda che colpisca solo la parte centrale del dente (quella masticatoria, detta occlusale) oppure anche le parti fra un dente e l'altro (dette come già spiegato interprossimali). In questo caso, i denti posteriori sopportano tutto il carico della masticazione e pertanto le otturazioni dirette in composito possono non essere la migliore alternativa, perché — soprattutto se la parte di dente da ricostruire è molto grande — possono rompersi oppure staccarsi in parte e infiltrarsi con una nuova carie che rovina ulteriormente il dente.

Per questo motivo, nei settori posteriori è spesso una migliore alternativa ricostruire la parte del dente distrutta dalla carie con un intarsio dentale in ceramica, che abbiamo spiegato dettagliatamente in uno dei nostri precedenti articoli: il vantaggio principale è dato dalla resistenza, che permette di garantirne la durata (presso la nostra clinica li garantiamo a vita, se il paziente rispetta i programmi di controlli periodici, igiene e prevenzione).

La principale differenza fra otturazione e intarsio non è il materiale (perché esistono intarsi anche in composito, ma in questo caso non hanno la resistenza di quelli in ceramica, quindi il gioco non vale tanto la candela...), quanto il modo con cui vengono costruiti: l'otturazione viene eseguita in bocca direttamente sul dente, perciò è completamente dipendente dall'abilità dell'operatore (in certi casi diventa difficile, perché si vede poco soprattutto nei settori posteriori, è difficile isolare perfettamente il campo da ogni umidità della saliva e soprattutto è molto complesso ottenere dei punti di contatto "stretti" fra l'otturazione e il dente vicino, lucidando perfettamente questa zona per evitare che il cibo si fermi fra i denti durante la masticazione, cosa molto fastidiosa); l'intarsio invece viene eseguito a partire da una impronta del dente dopo che è stata rimossa la carie (impronta che con le moderne tecnologie viene effettuata con una telecamera tridimensionale), poi progettato al computer e ricavato da un blocchetto di ceramica estetica e resistentissima da un fresatore di precisione, in grado di ricavare dettagli con una tolleranza di 20-30 millesimi di millimetro, obiettivo impossibile da raggiugere in un'otturazione eseguita a mano.

Quando il dente è completamente distrutto nella sua parte visibile in bocca (la corona) occorre, dopo aver eseguito il trattamento endodontico (chiamato anche trattamento canalare o devitalizzazione), rinforzare il dente con un perno che viene posto all'interno della radice; a quel punto il dente viene preparato per diventare un moncone cilindro-conico per essere poi rivestito con una corona (prima provvisoria e poi definitiva: importantissima la fase con la corona provvisoria, spesso viene trascurata, ma è fondamentale per una corretta maturazione gengivale e quindi per la stabilità e la semplicità della pulizia nel tempo).

Quanto costa curare una carie?

Come abbiamo detto, ci sono molti tipi di carie, quindi il costo varia a seconda della quantità di dente distrutto e soprattutto se si è reso necessario oppure no devitalizzare il dente.

Il costo di una otturazione varia da 120 euro a 190 euro, ci sono realtà "low cost" che offrono le otturazioni a costi molto inferiori, in questi casi occorre essere bene attenti a cosa viene offerto, per quanto tempo viene garantito e soprattutto con quali materiali e quale sia l'esperienza degli operatori che eseguono la prestazione, per non avere brutte sorprese: come infatti abbiamo spiegato, le otturazioni non sono semplici da eseguire e se non vengono eseguite perfettamente si possono rompere, staccare o peggio ancora infiltrare con una nuova carie, che reca ulteriori danni al dente e comporta ricostruzioni più complesse e costose.

Il costo di un intarsio dentale è molto vario, si parte da 400 euro per arrivare anche a 800 euro a seconda della complessità; come abbiamo spiegato, l'intarsio è una soluzione decisamente superiore all'otturazione, anzitutto perché non si degrada nel tempo e quindi è una ricostruzione che può essere garantita a vita, se eseguita con le moderne tecnologie d'avanguardia. Presso la nostra clinica, avendo investito fino dalla fondazione nell'odontoiatria digitale, siamo riusciti a produrre internamente gli intarsi in ceramica, con una precisione e affidabilità che ci permettono di garantirli a vita (purché i pazienti si sottopongano a igiene e controlli periodici regolari), ma soprattutto non dovendo acquistarli da fornitori esterni siamo riusciti a contenere i costi da 220 euro a 380 euro, pur avendo una qualità addirittura superiore a quelli eseguiti senza le tecnologie CAD-CAM. Questo rende l'intarsio la soluzione migliore in assoluto, soprattutto per i denti posteriori e/o quando bisogna ricostruire una grande parte di dente, perché l'intarsio ha un costo superiore a un'otturazione, ma viene eseguito una volta sola nella vita, mentre l'otturazione è soggetta a decadimento del materiale e deve essere ripristinata dopo 5-7 anni: quindi contando anche solo di fare 2 volte un'otturazione, il costo di un intarsio che dura per tutta la vita è molto vantaggioso e per questo motivo presso la nostra clinica si eseguono di preferenza intarsi dentali e non otturazioni, soprattutto sui denti posteriori.

Se desideri approfondire con un medico
puoi prenotare un appuntamento cliccando qui

Il costo di una corona in ceramica, comprensiva di perno di rinforzo e di corona provvisoria (che come abbiamo sopra spiegato spesso non è compresa, ma è una fase fondamentale per un successo a lungo termine della ricostruzione) oscilla fra i 700 e i 1.100 euro; anche in questo caso nei centri "low cost" si trovano prezzi così scontati da far sorgere alcuni più che fondati dubbi sull'effettiva qualità di cosa viene offerto, perciò è sempre bene farsi specificare quali sono i materiali usati e mettere per iscritto sia le condizioni di garanzia sia le certificazioni di qualità (obbligatorie per legge, se tutto è stato fatto secondo regola d'arte nessuno avrà problemi a produrle, in caso contrario è bene dubitare di quanto è stato promesso).

Il costo di una devitalizzazione (trattamento endodontico) dipende dal tipo di dente, dal numero di canali da trattare (ogni dente può avere più radici e più canali per radice) e dalla difficoltà della forma dei canali (se diritta oppure "curva"): indicativamente si parte da 200 euro per arrivare fino a 600 euro, in media; in questo caso è molto importante affidarsi a professionisti preparati e non "rischiare", perché se un dente non viene trattato correttamente aumenta la possibilità che si possano verificare infezioni sulla radice e quindi che si perda il dente, con tutte le ricostruzioni che si erano fatte su quel dente (in questo caso il "risparmio" di un prezzo basso crea un danno enorme, perché si perde il dente e tutto ciò che si era investito per curarlo e ricostruirlo).

Comunicazione sanitaria informativa ai sensi delle leggi 248/2006 e 145/2018 (comma 525) curata dalla Cappellin Foundation srl Società Benefit per conto della Clinica dentale Cappellin srl Società Benefit
PINEROLO aut. san. 60bis, direttore sanitario dr.ssa Ilaria Barbalinardo, Albo TO 3496
TORINO aut. san. 8/16, direttore sanitario dr.ssa Elisa Bottero, Albo TO 3201

Ti è piaciuto questo articolo?
Condividilo con i tuoi amici!

Ricostruzione dei denti: otturazione, corona o intarsio?
Condividi