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Sbiancamento dentale professionale

Cos’è lo sbiancamento dentale?

E' una procedura cosmetica con l’obiettivo di migliorare l’estetica del dente, modificando il colore (rendendolo più chiaro) e la brillantezza e luminosità (effetto "sorriso smagliante" post-trattamento).

Essendo lo sbiancamento una procedura cosmetica e non estetica, può essere effettuato solo dopo una diagnosi di salute orale eseguita dall’odontoiatra e analizzando i requisiti di idoneità al trattamento. E' un punto importante da tenere a mente, perché spesso si acquistano anche online kit di sbiancamento domiciliare, che possono rivelarsi dannosi se usati su un paziente che soffre di una malattia parodontale non diagnosticata.

Quali sono i prodotto sbiancanti e come agiscono?

I prodotti sbiancanti professionali si dividono in professionali in studio (da fare in studio con la supervisione dell’igienista) o professionali domiciliari (da fare a casa con le precise raccomandazioni e modalità di applicazione fornite dall’igienista). Entrambi i prodotti hanno come principio attivo il perossido di idrogeno (nel caso di quello domiciliare abbiamo anche il perossido di carbamide, che si scinde in parte in perossido di idrogeno una volta a contatto con i fluidi orali). La differenza tra i tipi di sbiancamento è relativa alla quantità di principio attivo presente; il gel può essere attivato tramite miscelazione dei componenti, tramite laser o lampada led, in ogni caso tutti i gel hanno lo stesso principio attivo, dunque agiscono allo stesso modo sul dente, ciò che cambia sono i tempi di applicazione e di conseguenza la durata dello sbiancamento stesso.

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Sbiancamento professionale in studio

Vengono utilizzati gel sbiancanti con percentuali di perossido di idrogeno che varia dal 25% al 40%: tale percentuale è alta, perché l’obiettivo si raggiunge in un’unica seduta. La durata della seduta varia in conseguenza al tipo di sbiancamento che viene scelto, in generale può durare dai 30 ai 90 minuti. Viene applicata una protezione sulle gengive e nelle parti di dente che non devono entrare in contatto con il gel sbiancante. Vengono eseguite 2-3 applicazioni della durata di 15-20 minuti l’una. A fine seduta vengono applicate paste o gel remineralizzanti e desensibilizzanti per diminuire la possibile sensibilità post-trattamento e per proteggere la struttura del dente.

Sbiancamento professionale domiciliare

E' un tipo di sbiancamento indicato per i pazienti che hanno un accurato mantenimento dell’igiene domiciliare e che sono disposti a una collaborazione al fine di ottenere il miglior risultato. Si raggiunge l’effetto desiderato grazie a gel a basso contenuto di principio attivo che ha un tempo di contatto prolungato sul dente. Vengono create in laboratorio mascherine che aderiscono perfettamente alle arcate dentarie del singolo paziente che devono essere indossate dai 7 ai 15 giorni con applicazioni che variano dai 60min a tutta la notte in base alla quantità di principio attivo. La prima applicazione viene fatta in studio con la supervisione dell’igienista, per verificare eventuali ipersensibilità o allergie accidentali, dopo di che il trattamento viene continuato in totale autonomia a casa seguendo le indicazioni precedentemente fornite dall’igienista (tempo di applicazione, quantità di gel nella mascherina ecc..)

Sbiancamento a led

Lo sbiancamento a led agisce nello stesso modo sullo smalto, la lampada permette semplicemente di liberare in maniera più rapida gli atomi di ossigeno che vanno a disgregare le molecole pigmentanti, rendendo il processo più veloce e andando quindi a diminuire i tempi di applicazione.

Differenza di efficacia tra i diversi trattamenti

Non vi è differenza tra l’efficacia dei diversi trattamenti (naturalmente stiamo parlando di prodotti professionali certificati, esclusi quelli che si trovano online, sui quali bisogna fare molta attenzione e richiedere le certificazioni CE), il risultato finale è il medesimo. Dopo un’accurata visita dell’intero cavo orale, valutando i requisiti di idoneità e andando incontro alle esigenze del paziente, l’igienista e l’odontoiatra sceglieranno qual è il trattamento  più indicato alle peculiarità e caratteristiche del singolo paziente (presenza di recessioni, sensibilità, situazione gengivale, collaborazione domiciliare ecc..) per raggiungere l’obiettivo finale desiderato.

Come agisce il principio attivo sullo smalto?

Il perossido di idrogeno penetra all’interno dello smalto e disgrega le molecole scure all’interno, rendendole meno visibili e donando dunque al dente un colore più chiaro e maggiore luminosità. Non viene effettuato alcun tipo di trattamento abrasivo sul dente prima dell’applicazione del gel sbiancante e non viene provocato nessun tipo di danno al dente, vi è una modifica temporanea della struttura del dente che regredisce già dalle prime ore post trattamento, grazie anche all’utilizzo di paste o gel desensibilizzanti e demineralizzanti a fine trattamento.

Risultati dello sbiancamento dentale professionale

I risultati dello sbiancamento non sono completamente predicibili e variano molto dal tipo di smalto per cui non tutti i pazienti hanno lo stesso risultato pur facendo lo stesso trattamento. Il mantenimento del risultato è strettamente legato alle abitudini di igiene orale e alimentazione del singolo. Cattiva igiene orale, fumo e dieta ricca di sostanze pigmentate accelerano la formazione di macchie sulla superficie del dente nascondendo il risultato ottenuto.

Effetti collaterali più frequenti dello sbiancamento dentale

Tra gli effetti collaterali più frequenti vi è l’ipersensibilità degli elementi trattati dovuta alla penetrazione del perossido all’interno della dentina: non è detto che si verifichi tale effetto, in ogni caso tende a regredire già dalle prime ore dopo il trattamento. Un consiglio utile è di evitare o comunque limitare nelle prime 24-48ore dal trattamento, l’assunzione di cibi particolarmente acidi. Risulta molto importante la visita effettuata prima dello sbancamento, la quale ci permette di valutare la struttura del dente stesso e sconsigliare tale trattamento in caso di elementi che presentano difetti congeniti o acquisiti allo smalto, perché elementi potenzialmente più sensibili dopo il trattamento.

Controindicazioni degli sbiancamenti dentali

Come prima cosa va specificato che gli sbiancamenti da eseguire alla poltrona hanno delle concentrazioni di H2O2 che possono arrivare quasi al 40%. Se è vero che non danneggia in alcun modo lo smalto, discorso diverso è per i tessuti molli. E' infatti una miscela caustica che, se usata impropriamente o senza le dovute precauzioni, può provocare bruciature di gengive e mucose molto fastidiose, sebbene non gravi e reversibili. Per lo stesso motivo è opportuno rimandare il trattamento in caso di gengiviti e parodontiti non trattate: sarà prima opportuno ripristinare la salute gengivale e solo dopo si potrà procedere con lo sbiancamento. L’uso di sbiancanti deve inoltre essere valutato con attenzione in caso di ipersensibilità dentale (eventualmente scegliendo percentuali minori e procedure in studio per controllare meglio le zone di applicazione del gel) e in quei casi in cui le aspettative del paziente non sono realistiche.

Sbiancamento fai da te

Essendo lo sbancamento dentale una procedura cosmetica non può essere effettuato senza una precedente diagnosi di salute orale, per tale motivo gli sbiancanti fai da te non sono la scelta più indicata.  

La direttiva europea 76/768/CEE riferita alla vendita dei prodotti cosmetici, limita l’utilizzo del free bleaching, infatti nella grande distribuzione possono essere venduti solo prodotti con H2O2 inferiore allo 0,1%, limitando dunque notevolmente l’efficacia degli stessi. Per quanto riguarda i dentifrici sbiancanti generalmente hanno percentuali minime di principio attivo per rendere possibile la loro commercializzazione; ciò li rende molto poco efficaci. In altri casi invece la loro azione è implicata all’elevata abrasività delle paste dentifricie le quali abradono in maniera minima la struttura del dente, ma se utilizzati con regolarità possono creare danni irreversibili allo smalto. Generalmente si utilizzano per la rimozione di macchie che si possono creare in conseguenza all’assunzione di bevande o cibi con molecole altamente pigmentanti (caffè, tè, liquirizia ecc…) e non vanno in alcun modo a migliorare il colore e la luminosità del dente.

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Costo sbiancamento

Lo sbiancamento professionale ha costi molto variabili a seconda del servizio offerto (igiene inclusa oppure no, numero di sedute...), ma diciamo in generale che il costo di una seduta di sbiancamento professionale in studio oscilla fra i 160 e i 450 euro in media, mentre un kit di sbiancamento domiciliare (come sopra spiegato, personalizzato e scelto dall'igienista con mascherine individuali) varia fra i 150 e i 380 euro (esclusa seduta di igiene e controlli eventuali), dove mediamente un kit acquistato online ha un prezzo compreso fra 9.90 e 39.90 euro (risulta semplice a chiunque abbia un minimo di intelligenza farsi venire qualche più che lecito dubbio...).

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TORINO aut. san. 8/16, direttore sanitario dr.ssa Elisa Bottero, Albo TO 3201

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