La prima volta che sentii parlare dell’IDS di Colonia lavoravo in clinica da pochi mesi. Era il 2015 e il dr. Mario, il dr. Fabio e alcune mie colleghe si stavano preparando per la partenza, diretti in Germania. Data la mia spiccata curiosità, mi informai subito su cosa fosse e mi spiegarono che era la più grande fiera odontoiatrica d’Europa e che al suo interno si potevano trovare stand di ogni genere che proponevano in vendita qualsiasi cosa potesse servire all’interno del nostro ambiente sanitario. Al rientro da questa esperienza le mie colleghe erano entusiaste, parlavano di questa fiera quasi con occhi brillanti e mi chiesi se prima o poi avrei avuto anche io la possibilità di “passeggiare” tra questi stand con venditori provenienti da ogni parte del mondo.
A distanza di circa un anno, ricordo ancora quel giorno, entrai nell’ufficio del dr. Cappellin che, con mia sorpresa mi comunicò “Marzia abbiamo deciso che l’anno prossimo la portiamo a Colonia”. Sì, le parole erano state simili, io ero entusiasta: mancava un anno, ma non vedevo già l’ora di partire. Purtroppo, a distanza di qualche mese, mi comunicarono che la “spedizione” a Colonia per l’IDS del 2017 non sarebbe partita: probabilmente non sarebbero state presentate tecnologie innovative che ci potessero interessare. La cosa non mi stupì più di tanto, dopo due anni all’interno della clinica mi ero resa conto di quanto potenziale tecnologico avevamo a disposizione, strumenti e macchinari che la maggior parte degli studi odontoiatrici possono solo immaginare. Ero un po’ rammaricata, ma forse mi sarebbe stata data nuovamente questa possibilità.
Estate 2018, come un deja vu, ufficio del dr. Mario (anche se questa volta era quello del quarto piano, che ancora non esisteva quando sentii parlare per la prima volta di Colonia, testimonianza di quanto siamo riusciti a crescere da quando ho cominciato il mio percorso in clinica), mi venne riferito che saremmo partiti a marzo per l’IDS 2019.
Non restava che attendere che i mesi autunnali e invernali passassero e, in un batter di ciglia, mi ritrovai alla vigilia della partenza alle prese con la valigia da preparare (che è, tra l’altro, una delle cose che amo più fare). 13 marzo, le 5 del mattino, un misto di occhiaie ed entusiasmo, mi trovai sotto la clinica pronta per la partenza! Dopo un atterraggio accompagnato da non poche turbolenze, ecco che Colonia ci accoglieva con... vento e pioggia!
Io, il dr. Mario, il dr. Fabio e il mio collega del laboratorio Matteo decidemmo pertanto di “rifugiarci” immediatamente all’interno degli enormi padiglioni dell’IDS e senza ulteriori indugi iniziare le nostre lunghe camminate tra uno stand e l’altro.
É impossibile descriverlo per chi non c’è mai stato. Posso dire che la prima cosa che ho pensato io è stata “Wow, questo è il paese dei balocchi dell’odontoiatria”. Abbiamo macinato più di 30 km in tre giorni (non vi sto a raccontare i dolori serali a schiena e piedi). Non nascondo che se non avessimo pensato alle nostre Silvia e Fabrizia che ci tengono a “guinzaglio” con il budget, probabilmente avremmo portato in clinica metà della fiera. É stato tutto davvero interessante, dalle presentazioni delle nuove tecnologie, agli aggiornamenti dei software più avanzati per la chirurgia guidata e l’ortodonzia invisibile. I nuovissimi scanner intra-orali, sempre meno ingombranti e con nuovissime funzioni per le impronte digitali (che noi utilizziamo da anni con grande gioia dei nostri pazienti, che possono evitare le sgradevoli impronte in alginato tal volta molto fastidiose).
Nuovi fresatori CAD-CAM, che il dr. Fabio e Matteo hanno ispezionato con grande interesse e suscitando la sorpresa degli addetti agli stand per la loro straordinaria competenza tecnica, in domande così specialistiche che più di una volta l’addetto si scusava per andare a chiamare l’ingegnere responsabile del progetto… Fresatori più veloci e precisi per poter garantire ai nostri pazienti lavori di qualità sempre superiore e in tempi brevissimi, materiali più innovativi per la resa estetica ottimale che, ad oggi, diventa sempre più importante per chi decide di affidarci il suo sorriso. Uno degli obiettivi a breve termine della clinica è quello di poter digitalizzare ogni processo, in modo da poter rendere gli appuntamenti sulla temuta poltrona del dentista sempre meno invasivi, più brevi e con maggior confort. A Colonia abbiamo potuto osservare nuovissime tecnologie che attraverso alcuni misuratori applicabili sul paziente senza alcun disagio, sono in grado di mostrare direttamente a computer un immagine tridimensionale di chi si sottopone ai trattamenti (senza trascurare l’importanza della funzionalità che, sempre grazie agli elettrodi descritti poco sopra, con alcuni semplici movimenti richiesti al paziente, danno indicazioni anche su come “confezionare” un lavoro che oltre bello non dia problemi muscolari nel lungo periodo), dando la possibilità di programmare digitalmente l’estetica finale e mostrarla al paziente in anteprima. Ci stiamo lavorando... stay tuned!
É impossibile raccontare tutto ciò che si può trovare inoltrandosi tra questi stand, ma potete immaginare di tornare bambini ed entrare nel più grande negozio di giocattoli: alcune cose non pensavate nemmeno esistessero e la maggior parte di ciò che vedete vi lascia a bocca aperta e proprio come un bambino che guarda la mamma quando vede qualcosa che gli piace e chiede “Mamma posso?”, è più o meno così che mi sono sentita. E quando nel tuo lavoro ti sembra di tornare bambina, con lo stesso entusiasmo della mattina di Natale, cosa puoi desiderare di più?
Comunicazione sanitaria informativa ai sensi delle leggi 248/2006 e 145/2018 (comma 525) curata dalla Cappellin Foundation srl Società Benefit per conto della Clinica dentale Cappellin srl Società Benefit
PINEROLO aut. san. 60bis, direttore sanitario dr.ssa Ilaria Barbalinardo, Albo TO 3496
TORINO aut. san. 8/16, direttore sanitario dr.ssa Elisa Bottero, Albo TO 3201
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