Le scelte alimentari che compiamo ogni giorno sono fondamentali non solo per il nostro benessere generale, ma anche per la salute della nostra dentatura. Infatti, un’alimentazione poco bilanciata può condurre a problematiche quali la formazione di carie, l’erosione dentale e a patologie gengivali. Di seguito andremo a esaminare i cibi da considerare come alleati al fine di preservare un sorriso più sano, più a lungo e quelli che invece andrebbero evitati in quanto rappresentano dei veri e propri nemici del sorriso.
Come fanno i cibi a rovinare i denti?
I denti sono composti da dentina, una particolare tipologia di tessuto osseo particolarmente resistente. La parte superiore della dentina, detta corona, è rivestita dallo smalto, un tessuto altamente resistente e mineralizzato, dalla funzione protettiva estremamente sensibile alle componenti acide. Quando si parla dei danni che un’alimentazione scorretta può causare alla superficie dentale ci si riferisce solitamente a carie ed erosione dentale causata da acidi. Mentre la carie è causata dalla placca batterica, l’erosione dentale è invece un processo di demineralizzazione che interessa lo smalto. Lo sviluppo delle carie richiede la presenza di zuccheri e di batteri, ma è un processo influenzato dalla suscettibilità dei denti, dal tipo di batteri e dalla qualità e quantità delle secrezioni salivali.
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A questo proposito, è utile sapere i cibi che ingeriamo possono essere classificati in tre categorie, ovvero:
- Cariogeni = sono quei cibi che in presenza di placca batterica favoriscono l’insorgere di carie e comprendono cibi acidi e zuccheri. Idealmente andrebbero consumati insieme ad alimenti anticariogeni, ovvero “protettivi” e, se possibile, sarebbe preferibile evitare di sceglierli come spuntino o di consumarli alla fine di un pasto principale. Nonostante siano dannosi, è importante tuttavia continuare a consumarli poiché contengono nutrienti utili al benessere dell’organismo.
- Cariostatici = si tratta dei cosiddetti cibi neutri, ovvero quelli che non contribuiscono direttamente allo sviluppo delle carie e dunque possono essere consumati liberamente. Fra questi figurano le verdure (una volta cotte), cibi proteici come pesce e carne e quelli che contengono grassi come uova e formaggi freschi.
- Anticariogeni = quelli che contrastano la formazione delle carie e favoriscono lo sviluppo di batteri benefici; essi includono frutta fresca (non acida), frutta a guscio (come mandorle, nocciole, noci, etc.), verdure (fibrose e crude), latticini (latte e formaggi stagionati), acqua e bevande alcaline (prive di zuccheri)
I cibi alleati del sorriso
Ecco di seguito i cibi che sarebbe opportuno introdurre nella nostra dieta e consumare con regolarità per conservare un sorriso più sano, più a lungo:
- Frutta, specialmente se ricca di fibre come le mele o dalle proprietà antibatteriche come i frutti di bosco, che contribuiscono a ridurre la placca dentale. Attenzione e moderazione invece con gli agrumi infatti non solo il limone fa male ai denti se consumato in maniera eccessiva, ma lo stesso vale anche per arance, i pompelmi, mandarini. Si consiglia comunque di non eliminarne completamente il consumo in quanto la vitamina C fa molto bene alle gengive; sempre limitandosi a un consumo non eccessivo, è sufficiente bere un bicchiere d’acqua per neutralizzare l’acidità di questi frutti, meglio ancora se vengono lavati i denti.

- Latte e derivati: ricchi di calcio che rafforza i denti, il latte e i formaggi sono indicati in quanto proteggono contro la demineralizzazione dello smalto; è particolarmente consigliato il consumo di formaggio in quanto stimola la produzione di saliva e incoraggia la rimineralizzazione. L’unica accortezza da tenere a mente quando si mangiano latte e derivati è quella di cercare di lavare i denti dopo averli consumati per eliminare il lattosio che si deposita sui denti e che, in quanto zucchero, va ad alimentare la flora batterica della bocca.
- Verdura, in particolare quella a foglia larga come insalata, bieta e spinaci che aiutano a detergere il cavo orale stimolando al contempo la produzione di saliva; una menzione speciale la meritano anche carote, sedano e finocchi che oltre a pulire la bocca massaggiano anche le gengive durante la masticazione.
- Cereali e pane integrali a basso livello di zucchero, magari come il farro, ricco di fosforo oppure come la crusca, ricca di magnesio e le cui fibre, prolungando la masticazione, giovano anche alla digestione.
- Proteine di alto livello, importantissime per la salute della bocca; particolarmente consigliate quelle del pesce e della carne bianca (entrambe ricche di fosforo), dei legumi (ottimi i fagioli, ricchi di ferro e magnesio e ottimi per la salute di denti e gengive) e delle uova.
- Tè (meglio se non zuccherato), in quanto ricco di fluoro e polifenoli.
Vediamo ora brevemente le abitudini alimentari associate a un minor rischio di carie e ad una maggior salute del cavo orale:
- l’attesa di almeno due ore tra il consumo di cibi e/o bevande e quello successivo;
- il consumo di alimenti freschi, possibilmente integrali e non raffinati per stimolare la produzione di saliva;
- il masticare gomme senza zucchero per un breve periodo di tempo immediatamente dopo un pasto o uno spuntino, qualora non fosse possibile lavarsi i denti; non deve essere considerato un “sostituto” della pulizia con spazzolino, ma un rimedio straordinario e non diventare abitudine.
I cibi nemici del sorriso
Come abbiamo visto, i cibi cariogeni o dall’alto potenziale erosivo includono tutti quegli alimenti particolarmente acidi o ricchi di zucchero. L’organizzazione mondiale della sanità raccomanda vivamente che lo zucchero assunto quotidianamente non superi il 10% del fabbisogno energetico giornaliero, aggiungendo che idealmente non dovrebbe superare il 5% al fine di garantire la salute orale degli individui fino in tarda età. Da evitare saranno dunque:
- bibite dolcificate, ancor peggio se frizzanti, bibite alla frutta, te e caffè dolcificati e bevande energetiche (a questo proposito, è bene ricordare che gli sport drinks consumati dopo l’esercizio fisico, quando la bocca è asciutta, hanno un contenuto acido molto alto e quindi maggior potenziale erosivo in quanto l’effetto lenitivo della saliva è ridotto);
- caramelle, specialmente quelli che si sciolgono lentamente in bocca, per via dell’allungamento dei tempi di esposizione e del contatto dei denti con lo zucchero;
- cibi appiccicosi, per esempio l’uvetta sultanina ma anche caramelle gommose, caramelle mou, etc. che rimangono attaccate ai denti prolungandone tempo di contatto con lo zucchero;
- snack e merendine ad alta concentrazione di zucchero e di carboidrati raffinati come biscotti, torte, etc.;
- zuccheri semplici, come saccarosio, miele e melassa.
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Abbiamo già sottolineato come i cibi acidi quali ad esempio gli agrumi siano anch’essi particolarmente dannosi per la salute dei nostri denti. Per limitare i danni il più possibile si consiglia dunque di non spazzolare immediatamente i denti (comunque mai con setole dure) dopo aver ingerito cibi o bevande acide per dare tempo allo smalto di tornare forte. Se interessato/a, qui troverai alcuni approfondimenti su questo argomento.
Oltre al consumo di questi cibi, le abitudini alimentari associate con un maggiore rischio di carie includono:
- la frequente e prolungata assunzione di cibi ricchi in zuccheri semplici;
- il consumo di cibi appiccicosi e gommosi singolarmente, specialmente se non seguito dal lavaggio dei denti;
- il sorseggiare bevande dolcificate con zucchero per periodi prolungati di tempo.
In conclusione, è bene ricordare che i denti sono un prezioso patrimonio di cui è importante prendersi cura non solo dal dentista ma anche nella quotidianità introducendo e adottando abitudini sane e virtuose perché, come si suol dire, non c’è miglior cura della prevenzione!
Comunicazione sanitaria informativa ai sensi della legge 145/2018 (comma 525) curata dalla Clinica dentale Cappellin srl Società Benefit (aut. san. 60bis, direttore sanitario dr. Mario R. Cappellin, odontoiatra, Albo TO 2272)
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