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E dopo il Covid… stringiamo i denti, ma non troppo!

Lo stress influenza pesantemente la nostra vita e la salute, anche dentale; il digrignamento notturno causa abrasioni, fratture dentali, dolori articolari e cervicali: ne abbiamo parlato con la dr.ssa Gloria Elia, esperta di Gnatologia

La prima domanda è d’obbligo: che cos’è la Gnatologia e perché è così importante proprio in questo periodo?

La Gnatologia è una disciplina odontoiatrica poco conosciuta, ma fondamentale, perché si occupa del corretto funzionamento della bocca nel suo complesso, in particolare di tutto ciò che ne riguarda il movimento, dalla semplice apertura al masticare con efficacia e senza dolore. Non si limita quindi ai denti e alle articolazioni, ma studia tutti i muscoli coinvolti, anche quelli di collo e spalle, spesso contratti e dolenti durante i periodi di stress.

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Il recente Coronavirus ha causato incertezza, paura e preoccupazioni: questo potente mix di emozioni e pensieri in molti casi ha comportato l’inizio o l’aggravamento di una patologia chiamata bruxismo, ovvero lo stringere e strisciare i denti fra loro, di solito durante il sonno.

Entro certi limiti, si tratta di una funzione normale, che aiuta a sostenere periodi particolarmente faticosi e impegnativi, funzionando un po’ come una valvola di sfogo inconsapevole.

Quali possono essere le conseguenze del bruxismo patologico?

In media la frequenza del bruxismo sintomatico (cioè con fastidi e dolore) è di circa 8-12% negli adulti, ma quasi la metà dell’intera popolazione durante la vita lo manifesta sporadicamente senza particolari problematiche.

In periodi particolarmente stressanti, il bruxismo tende ad aumentare considerevolmente: alla riapertura dopo il lockdown abbiamo notato un aumento marcato dei casi di fratture dentali e disturbi articolari, anche in persone che non avevano mai avuto problemi in precedenza: denti sani, di solito molari, hanno iniziato a provocare dolore spontaneo senza apparente motivo e in diversi casi abbiamo constatato che lo smalto dei denti colpiti si era incrinato o fratturato senza traumi evidenti.

Nei primi mesi dopo il lockdown, il numero di questi pazienti, che per le restrizioni non avevano potuto recarsi dal dentista, è stato nettamente maggiore rispetto a quello che, in condizioni normali, vediamo nell’arco di un intero anno lavorativo!

Anche per il bruxismo è meglio prevenire che curare?

Non solo meglio, piuttosto è indispensabile, perché durante il digrignamento notturno si sviluppano sui denti forze estremamente più alte rispetto alla masticazione, con conseguenze talvolta irreversibili: se per esempio si frattura la radice del dente, occorre estrarlo.

Individuare precocemente le parafunzioni permette di prevenire abrasioni e fratture dentali, ma soprattutto dolori articolari e cervicali, che spesso non viene in mente di collegare al bruxismo: utilizzando un bite notturno (una placca che protegge denti e articolazioni dal digrignamento) si ottengono benefici sia fisici sia emotivi, si riduce lo stress correlato e si migliora nettamente la qualità del sonno.

Un tempo queste problematiche erano poco studiate e solo pazienti con sintomi gravi e dolorosi venivano individuati e trattati; oggi le nuove tecnologie ci permettono di intercettare il bruxismo prima che diventi sintomatico, prevenendo problemi che tendono inesorabilmente a peggiorare, se trascurati.

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Esistono degli esami per prevenire il bruxismo?

Sì e la buona notizia è che sono entrambi veloci e non invasivi: il Brux Checker, una sottile guaina colorata che, indossata per una notte, permette di vedere se e come si stringono i denti; il Teethan, un elettromiografo di superficie, in grado di registrare in maniera accurata l’attività muscolare dei muscoli e verificarne l’eccessiva attivazione.

Entrambi gli esami sono indolore ed estremamente precisi, normalmente li proponiamo ai pazienti nelle visite di controllo periodiche, quando notiamo piccole abrasioni, ma in questo periodo è consigliabile sottoporsi a uno screening con il Brux Checker, perché in una notte può dare informazioni preziose per prevenire e curare eventuali disturbi.

Sono esami costosi?

Il Brux Checker è un esame semplice, veloce ed economico, un investimento che previene potenziali danni decisamente più pesanti sul piano economico e soprattutto dal punto di vista della salute generale, non solo dentale: per questo motivo è fortemente consigliato, soprattutto in questo periodo.

Il Teethan, essendo un esame più complesso, viene eseguito a chi risulta positivo al precedente esame di screening: in questo caso, l’investimento è sicuramente maggiore, ma ammortizzato in un pacchetto che comprende anche la placca notturna (bite), perché con i suoi dati permette di programmarla con maggior precisione e, nella nostra esperienza, di ottenere risultati terapeutici nettamente migliori.

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Considerando che l’artrosi dell’articolazione è irreversibile e che danni quali la frattura radicolare dei denti ne comportano l’estrazione, il costo di un bite notturno realizzato con l’ausilio di tecnologie avanzate è certamente giustificato, in quanto previene patologie che allo stadio severo possono peggiorare notevolmente la qualità di vita.

Il digrignamento notturno può causare gravi danni, come importanti abrasioni e fratture dello smalto dentale, difficoltà di masticazione, inestetismi del sorriso e dolori articolari.

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