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Clinica Dentale Cappellin
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Grande rialzo di seno mascellare

Fino a oggi, il grande rialzo di seno mascellare è stato l’intervento più invasivo della chirurgia odontoiatrica: grazie alla metodica che abbiamo messo a punto, abbiamo drasticamente ridotto la durata dell’intervento e praticamente eliminato ogni fastidio postoperatorio.



dr. Mario R. Cappellin, direttore della clinica

five star dentistry odontoiatra 5 stelle clinica cappellin

I vantaggi del grande rialzo di seno mascellare

Approccio biologico, mediante concentrati piastrinici (APRF e PRGF) e cellule staminali del paziente, per velocizzare il processo di guarigione ed eliminare il rischio di rigetto
• Operazioni indolore grazie a sedazione cosciente e ansiolisi
• Siamo perfettamente organizzati e possiamo trattare con successo pazienti che abitano lontano dalla nostra sede e che non vogliono rinunciare alle migliori e più innovative scoperte biotecnologiche

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Grande rialzo di seno mascellare
Grande rialzo di seno mascellare
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ll seno mascellare o antro di Higmoro è uno dei quattro seni paranasali; ce n’è uno per ogni lato: seno mascellare di destra e seno mascellare di sinistra. Si tratta di una cavità chiusa dalla forma piramidale che si trova all’interno dell’osso mascellare, tra lo zigomo e le radici dei denti posteriori, la sua parete superiore coincide con il pavimento dell’orbita dell’occhio, il vertice invece punta verso l’osso zigomatico. L’interno della cavità è rivestito dalla membrana di Schneider, aderente al periostio, che continua la membrana del naso tramite un piccolo ostio, lo iato semilunare, che rende possibile la comunicazione antro-nasale, fondamentale per il drenaggio dei muchi nel seno.
L’estrazione o la perdita di premolari e molari porta ad un processo di riassorbimento dell’osso mascellare alveolare verso l’alto e ad una pneumatizzazione del seno mascellare che si estende verso il basso, creando anche dei piccoli setti ossei sul pavimento sinusale, i setti di Underwood. Questo avviene perché l’osso non ha più la funzione di sostenere i denti ormai persi; ne risulta uno spessore osseo insufficiente anche per l’inserimenti di un impianto endo-osseo.
Per aumentare l’altezza di osso, al fine di permettere la chirurgia implantare, è possibile effettuare una ricostruzione ossea mediante dei rialzi del pavimento del seno mascellare (sinus lift).
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Quando l’altezza dell’osso è di almeno 5 millimetri si procede con un mini rialzo del seno mascellare, con un piccolo accesso crestale. Il piccolo rialzo di seno consiste nel creare una mini frattura controllata del pavimento del seno tramite degli osteotomi, in modo da sollevare di pochi millimetri la membrana di Schneider, permettendo l’inserimento contestuale dell’impianto. Se necessario, è possibile inserire dell’osso sintetico all’interno del neo-alveolo.

Se l’altezza dell’osso è invece inferiore a 5 millimetri, si procede con il grande rialzo del seno mascellare. La tecnica chirurgica prevede l’apertura di una botola ossea laterale, nella parete di osso sotto lo zigomo, in modo da avere un accesso diretto per lo scollamento della membrana di Schneider. Si tratta di un intervento molto delicato, è fondamentale un’adeguata tecnica chirurgica oltre che l’ottima abilità dell’operatore che esegue l’intervento per mantenere l'integrità della membrana. Una volta rialzata la membrana del seno, si procede con l’inserimento di osso sintetico e PRGF, cioè dei fattori di crescita derivati dal sangue del paziente. Questo innesto funge da sostegno per la formazione di nuovo tessuto osteoide che poi si trasformerà in vero e proprio osso mineralizzato nel giro di pochi mesi adatto per l’inserimento implantare.
rigenerazione ossea
impianti senza osso
grande rialzo seno mascellare
impianti dopo rigenerazione ossea
Abbiamo messo a punto una serie di protocolli che, grazie alle innovazioni tecnologie, hanno consentito di ridurre drasticamente il tempo dell'intervento e di guarigione, aumentandone la precisione e diminuendo la necessità di una prolungata terapia farmacologica.
Prima dell’intervento realizziamo una dima (guida) chirurgica che consente di individuare in modo preciso la zona di accesso per introdurre l'innesto osseo, permettendo di limitare il lembo chirurgico. La finestra ossea viene realizzata con piezochirurgia (piezosurgery): gli ultrasuoni permettono di incidere il tessuto osseo senza ledere le strutture molli circostanti come la membrana schneideriana.
Il nostro protocollo di
terapia farmacologica a base di fitoterapici, permette di prevenire le eventuali infezioni senza ricorrere a terapie antibiotiche prolungate, a tutto vantaggio della salute dei pazienti. Inoltre, mediante l'uso di PRGF® e di PRF® (concentrati piastrinici derivati dal sangue del paziente e ricchi di fattori di crescita) abbiamo azzerato il rischio di rigetto del materiale di innesto, velocizzato la guarigione e soprattutto ridotto in modo significativo i sintomi postoperatori, praticamente eliminando il dolore postoperatorio e riducendo comunque al minimo il gonfiore.

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