Placche, bite e bruxismo
In questo articolo approfondiremo in modo dettagliato tutto ciò che c'è da sapere sul bruxismo, la tendenza a "serrare" i denti!
Stress da rientro?
Sono trascorse appena alcune settimane dal termine delle vacanze ed è come non fossi mai andato via?
Soffri di stress da rientro? Batterie da ricaricare in questo autunno altalenante? Compila questo breve test per capire se soffri di bruxismo!
1. Ti accorgi di serrare o strofinare i denti fra loro di giorno quando sei molto concentrato? Lo fai di notte o ti dicono che lo fai?
2. Soffri di dolore cervicale, rigidità al collo e alle spalle?
3. Ti capita di svegliarti già con il mal di testa?
4. Al risveglio, invece di sentirti riposato, senti affaticamento muscolare a guance e collo?
5. Hai difficoltà a masticare a lungo cibi particolarmente croccanti o collosi perché i muscoli della masticazione si stancano in fretta?
6. Quando apri molto o mastichi cose dure, senti dei rumori di sfregamento o schiocchi a livello dell’articolazione della bocca, vicino all’orecchio, o ne hai sofferto in passato?
7. Da un po’ di tempo hai male vicino all’orecchio (ma l’otorinolaringoiatra ha detto che è tutto a posto), senti acufeni (come un fischio costante) o ronzii, fastidiosi, soprattutto di notte?
8. Hai notato indolenzimento e sensibilità ai denti? Ti sembra che qualche dente si stia spostando o che si stia consumando sul bordo?
9. Hai qualcuno di questi sintomi, ma dormi sempre con la bocca aperta?
10. Ti sei accorto, condividendo la camera con i bambini in vacanza, che sfregano i denti fra loro facendo dei rumori agghiaccianti?
O ritorni in vacanza o continua a leggere per capire cosa puoi fare…
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Bruxismo, odi et amo
Se hai risposto “Sì” a più di 3/4 domande, probabilmente soffri di bruxismo, ossia la tendenza a chiudere in maniera molto serrata i denti e a farli sfregare con forza fra loro (spesso si parla anche solo di serramento o clenching, quando non si fanno movimenti ampi, ma semplicemente si stringono i denti con estrema forza). Quelli che abbiamo ricordato nel test, sono infatti i sintomi più comuni del bruxismo, che colpisce la gran parte della popolazione e non risparmia neppure i più piccoli (parleremo del bruxismo nei bambini più avanti, ma le considerazioni che seguono sono valide per grandi e piccini).
Il bruxismo è solitamente notturno, ma spesso è possibile, facendo attenzione, intercettare anche il meno noto bruxismo diurno, la tendenza più o meno consapevole, di sfregare o stringere i denti anche di giorno, soprattutto durante attività intense, siano esse intellettuali (un lavoro impegnativo o stressante che richieda massima concentrazione) o fisiche (di solito durante prestazioni sportive); un altro tipico catalizzatore di bruxismo diurno è rappresentato dalla guida, non solo nel traffico congestionato, ma anche quando, più scorrevole, ci permette di essere sovra-pensiero.
Se ti accorgi di avere il bruxismo diurno, molto probabilmente potresti soffrire anche di bruxismo notturno, rivelando una tendenza personale a gestire lo stress in questo modo.
Quali sono le cause del bruxismo?
Il bruxismo (da adesso in avanti ci riferiremo sempre al bruxismo notturno, in generale più frequente) può essere considerato multifattoriale, causato e favorito da molte situazioni, esterne alla persona, ma anche collegate più direttamente alla bocca.
La causa principale è sicuramente lo stress e la tensione emotiva che, di notte, in maniera inconsapevole, viene “liberato” sottoforma di bruxismo, non si dice infatti “stringere i denti”? In effetti, molti studi hanno definitivamente chiarito l’azione positiva del bruxismo notturno proprio per ridurre la pressione sanguigna e per regolare gli ormoni dello stress, permettendo di preservare lo stato di salute generale grazie a questa semplice attività. Bruxare, entro certi limiti, dunque FA BENE!
Spesso una malocclusione dentale (il combaciamento errato o non perfetto dei denti) può predisporre e amplificare il bruxismo, generando maggiori tensioni soprattutto cervicali e aumentando la frequenza dei mal di testa; anche i problemi posturali più generali possono aggravare la situazione, soprattutto se sono accompagnati da dolore, che di solito tende ad aumentare lo stress fisico ed emotivo e dunque ad aumentare indirettamente il bruxismo.
Traumi o incidenti che abbiano coinvolto direttamente o indirettamente la bocca (cadute di mento, incidenti sportivi o tamponamenti, anche in età precoce) possono favorire il bruxismo notturno, amplificandone gli effetti e le conseguenze negative; l’articolazione della bocca è infatti molto delicata ed è soggetta, soprattutto quando si sta sviluppando negli anni dell’infanzia, ad essere influenzata negativamente da queste cose, anche a distanza di molti anni.
Quali sono i sintomi e le conseguenze del bruxismo?
Il bruxismo, se da una parte permette di abbassare il livello di stress fisico ed emotivo, dall’altra ha degli effetti secondari che possono portare a delle conseguenze anche molto fastidiose, se non spiacevoli. Le più frequenti sono l’abrasione velocizzata dei denti (in particolare dei denti anteriori), un eccessivo carico per il forte serramento con indolenzimento e maggiore sensibilità dei denti, dolori muscolari al viso o cervicali, con tensione alle spalle, mal di testa, anche mattutino e affaticamento muscolare e articolare, soprattutto quando si mangiano cibi duri o collosi o si apre molto o più a lungo (tipico esempio sono lo sbadiglio o una seduta odontoiatrica, anche banale come la detartrasi), fino ad arrivare a problemi all’articolazione della bocca più importanti (schiocchi e rumori quando si muove, dolore ad aprire e chiudere o masticare, ma anche blocchi o lussazione della mandibola).
Le conseguenze di un bruxismo incontrollato ed esagerato, oltre essere fonte di disagio per il dolore e l’affaticamento che portano, sono di solito irreversibili sui denti ossia producono delle abrasioni che non potranno essere recuperate se non con la ricostruzione della parte consumata dal continuo sfregamento.
C'è una cura per il bruxismo?
Il bruxismo ha lo scopo di favorire la gestione dello stress, se i motivi di tensione si amplificano esageratamente (cambio di lavoro, inizio della scuola, per quanto riguarda il bruxismo nei bambini, malattie o lutti) o si verificano sollecitazioni eccessive (traumi alle articolazioni, cadute o problemi posturali, soprattutto cervicali), gli effetti secondari aumentano, rendendo necessaria, più che una cura, l’utilizzo di un bite per il bruxismo o di una placca dentale ad uso notturno per ridurre le conseguenze negative del bruxismo stesso.
In cosa consiste e a cosa serve un bite per bruxismo o una placca dentale?
Il termine bite ( in inglese "morso" ) si riferisce a una placca, di solito inferiore, che va a ricoprire la parte masticante dei denti, creando un appoggio ideale fra le arcate; ha spessori calibrati e studiati appositamente per la singola bocca e per intercettare lo specifico tipo di bruxismo, differente da persona a persona. Il materiale con cui è costruito il bite è ovviamente adatto per essere indossato, totalmente atossico; anche se di consistenza rigida, è più morbido dei denti, evitando così di consumarli durante lo sfregamento. La progettazione e costruzione personalizzata della placca dentale garantiscono il massimo confort, potendo così indossare un bite fatto su misura, che si adatta perfettamente alla propria bocca.
E’ doverosa una precisazione fondamentale: bisogna distinguere un bite per bruxismo da un bite per lo sport (detto anche paradenti sportivo automodellante, di solito un cilindro di materiale solido che, scaldato in acqua molto calda, si ammorbidisce tanto da poterlo addentare in modo da adattarlo grossolanamente alla propria bocca) che ha l’unico importante effetto di proteggere la dentatura durante l’attività sportiva, soprattutto negli sport di contatto, ma che non ha nessun effetto sul bruxismo notturno, anzi, proprio per l’ingombro eccessivo, lo può favorire e peggiorare.
Anche il bite per il bruxismo reperibile in farmacia non è una soluzione ideale a lungo termine perché può essere utile nel caso di problematiche acute (dolore improvviso e intenso, impossibilità ad aprire la bocca), ma, oltre a non adattarsi perfettamente alla bocca, essendo disponibile solo in alcune misure standard, ha il grande svantaggio di essere fatto con materiale morbido che, in un soggetto che tende già a bruxare, stimola ulteriormente il serramento.
Come deve essere fatto un bite per bruxismo efficace?
Un bite dentale per bruxismo deve essere personalizzato e costruito appositamente per la singola bocca perché ciascuno tende a bruxare in maniera diversa. E’ fondamentale rivolgersi a uno specialista (di solito un esperto in gnatologia, quella branca dell’odontoiatria che si occupa del modo con cui i denti combaciano e lavora la bocca) che con esami non invasivi, ma estremamente sofisticati, potrà capire quali sono le cause del bruxismo e realizzare una placca ideale per contrastare i sintomi del bruxismo, annullando le conseguenze secondarie negative (soprattutto dolore muscolare e cervicale, abrasioni dentali, dolore all’articolazione, mal di testa).
Non è infatti sufficiente il semplice calco in gesso della bocca per costruire un bite veramente efficace!
Il primo passo è certamente utilizzare un Brux Checker®, una guaina colorata sottilissima, appena pochi decimi di mm, della forma dell’arcata che, indossata sui denti una notte, permette di vedere di che tipo di bruxismo si soffre (il colore, dove i denti sfregano, viene asportato “disegnando” delle linee e delle aree corrispondenti ai segni di parafunzione), ma sono fondamentali anche l’elettromiografo di superficie (come per esempio il Teethan®) che in pochi minuti e semplicemente stringendo i denti, evidenzia quanto e quali muscoli vengono sollecitati maggiormente e permette di capire se la bocca presenta una malocclusione che possa favorire il bruxismo, e la condilografia, un esame computerizzato che registra invece tutti i movimenti, di particolare interesse nel caso di dolore o problemi articolari.
Spesso viene consigliata una terapia su più fronti, includendo anche sedute dal fisioterapista o osteopatia, per alleggerire tensioni muscolari croniche e abbinando un’attività fisica efficace.
Ci sono controindicazioni all'uso di un bite dentale?
Un bite dentale correttamente programmato e realizzato, non solo non ha controindicazioni, ma contrasta efficacemente gli effetti negativi del bruxismo, permettendo comunque di serrare (e quindi ridurre lo stress), ma con minore forza e frequenza inferiore, riuscendo quindi a riposare in maniera più efficace, anche dal punto di vista della qualità del sonno.
I pazienti fortemente bruxisti possono, soprattutto nei primi giorni, notare un lieve peggioramento del serramento (i muscoli tentano di stringere ancora di più “sentendo” lo spessore della placca dentale), disagio che di solito si risolve velocemente senza dover far nulla.
Il bite per bruxismo va controllato e regolato in bocca, soprattutto nelle prime settimane di utilizzo, dato che i muscoli, man mano che si rilassano, modificano il modo con cui i denti toccano sulla placca; deve essere indossato a tempo indeterminato (per proteggere e prevenire effetti secondari negativi), potendo comunque modularne l’utilizzo: nel caso di maggiore tranquillità, può essere usato con minore frequenza o, al contrario, essere indossato anche di giorno, nel caso di forti stress o durante attività intensa (quando si fa uno sforzo fisico o quando si lavora a computer, per esempio).
Un bite realizzato su misura è efficace per molti anni, ma, anche se perfettamente comodo e regolato, va comunque fatto controllare almeno una volta all’anno.
Ci sono degli accorgimenti semplici per arginare le cause del bruxismo?
Certamente tutto ciò che può ridurre il livello di stress è ben accetto, ma sappiamo bene che la maggior parte delle volte le tensioni arrivano dall’esterno senza andarne in cerca! In ogni caso, è opportuno, prima di andare a dormire, evitare attività estremamente eccitanti o che influenzino l’umore (per esempio, guardare film violenti, thriller o dell’orrore aumentano la frequenza cardiaca e l’attività dei muscoli del viso per alcune ore oltre il termine della visione).
Evitare di masticare frequentemente chewing gum e di rosicchiare unghie e penne aiuta a non sollecitare inutilmente alcuni muscoli, direttamente coinvolti nell’insorgenza di problemi articolari.Acquisire la buona abitudine di sgranchirsi, soprattutto se si fa un lavoro sedentario o con una ergonomia non sempre eccellente: bastano pochi minuti e alcuni semplici movimenti per riattivare collo, spalle, schiena, ma anche mandibola, spezzando la continua tensione dei muscoli.Bere molto garantisce una corretta idratazione, anche dell’articolazione della bocca.Nel caso di articolazioni dolenti, evitare di aprire esageratamente la bocca per non sovraccaricarla e limitare alcuni alimenti particolarmente duri o difficili da masticare.Per il bruxismo diurno, è importante controllare lo stato di tensione e serramento, cercando di rilassare i muscoli coinvolti o sgranchendo spalle e collo in maniera regolare.
Ma attenzione, il bruxismo non si scorda mai! Chi ha la tendenza a serrare i denti lo farà per tutta la vita, talvolta di più, talvolta di meno, in generale in maniera costante.
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Il bruxismo nei bambini e adolescenti
E se invece è un bambino o un adolescente che bruxa?
Ancora più che nell’adulto, il bruxismo nei bambini è molto frequente, anzi, normale, soprattutto nella dentatura da latte e durante il cambio dei primi denti; spesso la frequenza aumenta durante l’inizio della scuola o nei periodi di affaticamento (poco prima delle vacanze) e, soprattutto nei piccoli, è un meccanismo automatico per gestire lo stress, di qualsiasi genere. Anche nei bambini, le malocclusioni dentali favoriscono il bruxismo notturno, soprattutto nel caso di palati stretti; l’abrasione dei denti, al contrario, è un effetto meno negativo rispetto agli adulti, di solito infatti è relativa ai denti da latte che, consumandosi, favoriscono i meccanismi di crescita corretti.
Il periodo dell’adolescenza, con il suo carico emotivo che tutti conosciamo, è un altro momento cruciale per il bruxismo, in particolare per i giovani pazienti è fondamentale correggere eventuali malocclusioni dentali che possono favorire il bruxismo, riuscendo, con una chiusura perfetta, a limitare notevolmente gli effetti negativi secondari del bruxismo notturno e diurno.
Comunicazione sanitaria informativa ai sensi delle leggi 248/2006 e 145/2018 (comma 525) curata dalla Cappellin Foundation srl Società Benefit per conto della Clinica dentale Cappellin srl Società Benefit
PINEROLO aut. san. 60bis, direttore sanitario dr.ssa Ilaria Barbalinardo, Albo TO 3496
TORINO aut. san. 8/16, direttore sanitario dr.ssa Elisa Bottero, Albo TO 3201